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martedì 4 maggio 2010

La mostra di primavera del MET di New York

Ha avuto luogo ieri sera l'annuale serata di Gala che inaugura ogni maggio la mostra primaverile del Met Costume Institute. Istituito nel 1948, il Metropolitan Museum Fashion Ball - come è anche chiamato - è tuttora l'evento più importante della stagione per l'alta società newyorchese e, sotto la direzione della direttrice di Vogue America, Anna Wintour, richiama un parterre stellare di nomi del mondo della moda, del cinema, della musica e della finanza.

Il Metropolitan Museum of Art inaugura il 5 maggio, e fino al 15 agosto 2010, la “American Woman: Fashioning a National Identity”, una dettagliata retrospettiva dedicata alla moda femminile americana dal 1890 al 1940, che si focalizza sugli archetipi della femminilità attraverso l’evoluzione dell’abbigliamento e che dimostra come la donna degli Stati Uniti diede il via a rivoluzioni stilistiche che rispecchiavano l’emancipazione sociale, politica e sessuale della terra della libertà.

La mostra, organizzata dal Costume Institute del Metropolitan, contempla circa ottanta esempi di haute couture, la maggior parte dei quali provenienti dal Brooklyn Museum Costume Collection e trasferiti al Met nel gennaio 2009. I pezzi esposti, molti dei quali non vedono la luce da più di trent’anni, permetteranno ai visitatori di rivivere epoche e gusti del passato grazie a una ricostruzione minuziosa dei vari periodi con tanto di musica e video tematici.

Tra i designer presenti nell’ambito della mostra Gabrielle Chanel, Callot Soeurs, Elsa Schiaparelli e Travis Banton.

E per l’occasione quale guida migliore di Sarah Jessica Parker, già voce narrante nel telefilm “Sex and the City” e ormai associata a New York, agli Stati Uniti e alla moda vista come strumento di definizione della propria identità. L’attrice ha, infatti, registrato un’audioguida che verrà utilizzata proprio in occasione dell’“American Woman: Fashioning a National Identity”.

Le star, con la loro attenzione agli abiti e ai consigli degli stilisti, sono un ottimo esempio di particolare sensibilità al cambiamento che il modo di vestire subisce a secondo del periodo storico e del momento.

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