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martedì 14 dicembre 2010

Dita Von Teese: «La fiducia ci rende seducenti»

L'intervista alla regina del burlesque, con gli abiti vintage di Thierry Mugler.

Hanno entrambi una «visione esasperata» della femminilità. Una specie di ossessione per le forme arrotondate, i vitini di vespa, che fanno esplodere fianchi generosi e glutei pronunciati.

Dita Von Teese amava Thierry Mugler da quando era giovanissima a West Branch, nel Michigan, e sognava di diventare una showgirl.

«Negli anni '80», dice di lui, «ero una delle poche ragazze americane di provincia a conoscerlo. Senza mai avere accesso alle sue creazioni originali, cercavo di copiare il look che proponeva. L’unica cosa che potevo permettermi del suo universo era Angel, il profumo uscito quando avevo 20 anni». Mugler, oggi, dice di Dita: «È una donna rara, dallo charme assoluto, che si avvicina moltissimo al mio ideale di bellezza femminile. Ho creato tante cose per lei, molto prima di conoscerla».

Con la complicità di Ali Mahdavi, il fotografo autore di questo servizio, che la conosce bene, e dello staff di Clarins, la casa produttrice dei profumi di Mugler, Vanity Fair ha potuto assistere a uno spettacolo inedito, quello della «vestizione» di Dita Von Teese con abiti vintage originali del couturier, nel suo camerino prima dell’inizio di questo shooting: esercizio opposto allo streep tease, ma non meno intrigante.



Sicura che l’abito faccia la spogliarellista?
«Certo, l’ho scoperto prestissimo, osservando le grandi interpreti del burlesque. Artiste come Gypsy Rose Lee e Lily St-Cyr, le regine dello strip tease del dopoguerra, arrivavano in scena con abiti firmati dai couturier dell’epoca, i guanti e la lingerie più raffinata, per i loro spettacoli».



Una bella ragazza nuda non servirebbe a niente sulla scena di un cabaret, sono gli abiti che le permettono di esprimere i gesti erotici giusti. Allora perché cura così tanto la sua pelle?

«Non ho mai visto un volto e un decolleté cosi perfetti. Certo, una pelle come la mia non si improvvisa, la curo da sempre, non ho mai preso il sole in vita mia, neanche quando ero piccola. Esco anche in città con indici di protezione altissimi, non fumo, non bevo. E quando non sono soddisfatta faccio intervenire il dermatologo».


Che cosa deve fare una donna per diventare una bellezza ideale?

«Per me esiste una cosa sola che rende le donne seducenti: la fiducia in se stesse. Quella che ti porta verso il coraggio della metamorfosi».



giovedì 9 dicembre 2010

Ricordando John Lennon...

Era l'8 dicembre del 1980. La morte di John Lennon, così insensata e insieme così simbolica, segnò la fine dell'innocenza per un'intera generazione. Quanto alla "storia", Lennon c'era già, con i suoi quarant'anni quasi tutti trascorsi, fin da ragazzino, a suonare, cantare e scrivere canzoni, alcune delle quali diventate immortali. E con il suo impegno, spesso discutibile ma sempre coerente, per i diritti civili, per la pace, per quello che ai suoi tempi anche da noi sarebbe stato definito «un mondo migliore».
Trenta anni dopo il mondo è per molti aspetti migliore. Per altri, invece, probabilmente no. Non è poi così importante sapere se i suoi sogni si sono realizzati: «immaginare» un mondo diverso serve soprattutto a vivere il presente con uno scopo. Lennon, che ora avrebbe settant'anni, forse potrebbe ancora dire la sua. O forse no: nessuno può saperlo. In ogni caso ciò che ha lasciato dovrebbe bastare, perché è molto, le canzoni, anzitutto. Può sembrare banale, ma sono ciò in cui credeva.


mercoledì 8 dicembre 2010

Sara Venerucci & Danilo Decembrini - World Roller Figure Skating Champions...

Ecco i nuovi Campioni del Mondo!!!
Hanno vinto con un “short program” eccellente dal punto di vista tecnico, ma soprattutto con l’affiatamento e l’emozione che sono riusciti a trasmettere. Uno short program, dunque, perfetto, nessun errore negli elementi tecnici e un pattinaggio stilisticamente evoluto per Sara Venerucci e Danilo Decembrini.
Il pattinaggio artistico italiano conferma ancora una volta l’alta tecnica raggiunta durante le competizioni, sempre in fusione col gusto del bello e dell’emozione.
Nel formulare vivissimi complimenti ai nostri atleti, che vedono confermate le loro doti di Pattinatori ad alto livello, in un anno veramente splendido per i risultati, raggiunte con la costanza, l’abnegazione ed il duro lavoro.

Complimenti ragazzi!!!


martedì 7 dicembre 2010

Non è solo una storia d'amore...EKATERINA E SERGEI


NEW YORK

Questa è una storia dove lo sport fa nascere, esistere, vivere, vincere, morire, perdere, rinascere. Una storia di due ragazzi russi che s' incontrano molto giovani. Lui ha 15 anni, è già alto e pattina bene sul ghiaccio, lei ne ha 11, è magra ed è ancora incerta. Ma gli allenatori decidono che Sergei Grinkov e Ekaterina Gordeeva possono essere una buona coppia per il pattinaggio artistico russo e che d' ora in poi si alleneranno insieme, nonostante la differenza di età e di esperienza. Lei, che è agli inizi, non trova la sua presa e per due volte si rompe le braccia. Lui è preoccupato: la ragazzina è terrorizzata, non riesce a migliorare e soprattutto non riesce ad atterrare su una gamba sola. Le ci vorrà un anno per farlo. Finalmente a Calgary, Olimpiadi dell' 88, lui e lei vincono la medaglia d' oro e lui si accorge che la ragazzina scheletrica è diventata una bellissima donna, dal sorriso affascinante. Ma come dirle che oltre allo sport c' è dell' altro? Sergei ci prova nella vecchia maniera la notte di Capodanno: posso darti un bacio? Può, può. Ma sull' autobus della squadra dovranno baciarsi nascosti dal giornale. Nel ' 91 i due si sposano, un anno dopo nasce Daria, nel ' 94 Grinkov e Gordeeva rivincono le Olimpiadi, a Lillehammer. Sono in due sul ghiaccio, ma a voi sembra di vedere una persona sola. A fine anno si trasferiscono in una piccola città americana, a Simsbury, nel Connecticut, dove l' inverno è simile a quello di casa, e dove abita una piccola comunità di altri pattinatori russi. Due mobili, una macchina, tanti viaggi ovunque, e sempre il ritorno a Simsbury. Perché Sergei che un po' l' americano lo capisce, ma si rifiuta di parlarlo, ci tiene alla sue radici, e preferisce cenare a casa. La coppia viene scritturata per "Stars on Ice", un tour professionistico dove finiscono i più bravi, i più perfetti, i più belli. Nel novembre scorso Sergei e Ekaterina stanno allenandosi vicino a Lake Placid. Lei vede che lui è un po' pallido, che i movimenti non gli riescono bene, sta per chiedergli cos' ha quando lui si piega un po' troppo su di lei e non si rialza più. "Era bianco, freddo, ma non credevo fosse una cosa seria". Viene chiamata l' ambulanza. Il dottore che lo visita non registra segni vitali: "Il polso non batteva più, abbiamo provato a stimolare il cuore, tutto inutile". Sergei se ne va, a 28 anni. Per un infarto. Al primo sciagurato segno d' imperfezione che il suo cuore gli invia. Almeno suo padre, prima di morire a 56 anni, di segnali ne aveva avuti tre. Ekaterina che aspetta fuori, non capisce bene l' inglese, e così quando il dottore le dice che non rivedrà più suo marito, non si preoccupa. Al medico non resta che farle vedere chi è il cadavere sotto il lenzuolo. "Sembrava dormisse, aveva ancora i pattini ai piedi, glieli ho tolti io, ho preso anche il suo orologio e la fede. Mi chiedevo, come si può morire così giovani, all' improvviso?". Quattro giorni dopo a Mosca ci saranno i funerali nella sede sportiva dell' Armata Rossa. Ekaterina, che ha 24 anni, lascia la figlia ai nonni e si rifugia nel piccolo e vuoto appartamento di Mosca che la coppia non aveva mai voluto cedere. "Con due soli mobili, il letto e la tv. Ma lì sentivo che Sergei c' era ancora e che non avrei pattinato mai più". Marina Zueva, la vecchia allenatrice, la costringe ad uscire, a svagarsi con i concerti e i balletti. Ma non funziona. Per chi è nato e ha trovato la felicità sul ghiaccio c' è solo una cosa da fare: ritornarci. Ekaterina telefona a Simsbury e si fa mandare i suoi pattini. Prova qualche passo, troppo incerto, troppo diverso da prima. E si sente ancora più lontana e vuota, perché lei non ha mai pattinato sola. Era sempre e solo con lui. Ma lo sport non è sempre calpestare gli altri, è anche affetto e memoria. E i vecchi avversari e amici di Grinkov decidono che il 27 febbraio dedicheranno una serata d' esibizione al grande campione. Ci sono tutti i più grandi e le più grandi: Scott Hamilton, Brian Boitano, Katarina Witt, Kristie Yamaguchi. Nessuno si sente di chiedere a Ekaterina qualcosa in più, se non di partecipare come spettatrice. Ma lei di nascosto prova ad allenarsi, anche se sui pattini non riesce ancora a fermare il tremito. E fa sapere che nella serata ci sarà anche lei. Sul ghiaccio. Quella sera c' è stata all' Hartford Civic Center, un mese fa. Quando le luci hanno illuminato la pista lei era al centro, con una sottoveste bianca e grigia. "Ricordati che Sergei ti aiuterà a pattinare, cerca di sentirlo con te", le ha sussurrato la vecchia allenatrice e coreografa. Quella sera, le sue braccia hanno cercato qualcuno che non c' era, hanno annaspato nell' aria, prima esitanti, poi più sicure, sempre più tese verso l' altro, invisibile. Come se fossero ancora in due, dando l' idea di essere ancora in due. E tutti hanno pianto: per se stessi, per lei, per lui, per la vita che viene e se ne va, per la Quinta Sinfonia di Mahler, per tutto quello che la musica, la danza, e il sentimento non hanno bisogno di spiegare con le parole. Anche lei. Mentre sotto i riflettori stringeva al collo la sua bambina bionda, Daria. Per poi sorridere. E la notizia non è come e quando lo sport può riscaldare il cuore, ma che Ekaterina Gordeeva dal prossimo mese tornerà a pattinare in tour. A fare quello che non credeva più di saper o voler fare.

venerdì 3 dicembre 2010

Imparare a vestirsi con STILE!!!



La mini non ha la data di scadenza ma di allungamento sì. Consentiti i pupazzetti ma a piccole dosi. E nell’armadio non possono mancare un tubino nero, un tailleur e un paio di jeans. I consigli del consulente d'immagine Enzo Miccio.


Il buon gusto è la bacchetta magica di Enzo Miccio. Il consulente d'immagine protagonista della trasmissione "Ma come ti vesti?! " (Discovery Real Time,SKY canale 118) trasforma le brutte anatroccole in splendidi cigni. Nessuno stravolgimento, assicura, semplicemente: «Cerchiamo di adottare un look che sia in sintonia con lo stile di vita e la conformazione fisica della persona». Gli errori più frequenti? Rinnegare l’aspetto estetico senza valorizzare i propri punti di forza, oppure optare per scelte di abbigliamento anacronistiche . L’esempio lampante è la signora travestita da teenager.

Quando è necessario rivedere il look?

Il primo sostanziale mutamento dell’immagine avviene tra i 25 e i 30 anni, quando si entra nel mondo del lavoro. Spesso si dice che l’abito non fa il monaco ma in determinate situazioni, specialmente quelle lavorative, è il contrario, ed è necessario che la donna acquisisca una certa padronanza e sicurezza di sé, e questo avviene anche tramite il look. Si tratta senza dubbio il cambiamento più forte, ma nella vita non si smette mai di cambiare, è un continuo mutare. Il buon gusto non ti deve mai abbandonare: si deve rivedere la lunghezza degli abiti, le scollature, le braccia scoperte. Ci sono tanti piccoli accorgimenti che non finiscono mai. Non c’è una sola svolta.

Pupazzetti stile Hello Kitty: sì o no?
Bisogna farsene una ragione e accettare l’avanzamento dell’età, non si resta una teenager tutta la vita o si sfiora il ridicolo. Non mi riferisco al pupazzetto di Hello Kitty in particolare, che se portato sulla maglietta con disinvoltura durante un pomeriggio di shopping sta bene anche alla signora quarantenne. Se ridicolizziamo il tutto con la minigonna, i tacchi troppo alti o il denim troppo stretto per scimmiottare una ragazzina, quello è sicuramente uno stile fuori posto.

La minigonna ha una data di scadenza?
La mini non ha una data di scadenza ma una data di allungamento. Può essere divertente e spiritosa se portata con disinvoltura se si hanno però delle belle gambe, questo indipendentemente dall’età. Se ho belle gambe posso portare delle minigonne, se sono giovane “come l’acqua” come amo dire, posso azzardare una gonna molto corta, ma va portata con grazia, con eleganza, mai con volgarità. Una mini per quanto audace e sensuale se portata nel modo giusto non è volgare. La mini si allunga di centimetro in centimetro con l’avanzare dell’età, niente di più e niente di meno. È tanto più ridicola una donna in minigonna quanto più sono i suoi anni.

Cosa non può mancare nell’armadio di una donna?
Ci sono i cosiddetti must, che sono gli immancabili in un guardaroba. Direi il classicotubino nero, che è per eccellenza l’esempio di un capo longevo che riesce ogni volta a essere reinterpretato. Una brava stylist riesce a utilizzarlo nell’arco di tutta la giornata, rendendolo più sportivo al lavoro, un po’ più particolare per l’aperitivo con un accessorio glamour, e più elegante la sera con dei bei tacchi. Il tubino è il capo più poliedrico. A questo poi si aggiunge il tailleur pantalone a sigaretta stile Armani e un paio di jeans per il tempo libero.

Come scegliere il tailleur giusto?
L’immagine del tailleur è spesso legata alla signora, come se facesse immediatamente adulta. E invece ci sono tantissime combinazioni che possono essere portate con maggiore disinvoltura, ci sono giacche più avvitate e tagli più glam che lo rendono più casual, elegante o giovane e meno “antico”. Il tailleur non è solo classico ma anche streetwear, un capo da reinventarsi ogni volta.

Un consiglio sui must have della stagione?
Banalmente dico di calibrare bene il ritorno delle calze lavorate. Si vedono dappertutto queste calze ricamate, con gli swarovsky, con le trame più strane, ma bisogna saperle interpretare e portarle. Non è sufficiente che un capo sia di moda per poterlo portare tutte. Bisogna capire quanto si è in grado di indossarlo con disinvoltura: allora sì lo si può sfoggiare. Qualsiasi capo e accessorio diventa tanto più elegante quanto più disinvolta è la donna che lo indossa.

Cos’è l’eleganza per te?
L’eleganza non la si vede attraverso un abito. È una dote innata. Elegante è una movenza, un modo di parlare, un modo di muovere la mano. È elegante la donna che sa scendere dalla macchina in un certo modo. È una cosa intrinseca. Si può avere buon gusto ma non eleganza: sono due cose diverse.

Non s’impara a essere eleganti?
Ci si può lavorare tanto. Il buon gusto si può imparare: s’impara ad abbinare i colori, a scegliere gli accessori giusti, il trucco giusto. L’eleganza è più difficile, una donna la deve avere al naturale. Si possono dare tanti consigli ma sulle cose innate è difficile agire esternamente.

La cosa che più ti ha lasciato allibito nel corso del tuo programma?
La cosa che mi lascia ogni volta perplesso è vedere che queste ragazze neanche si rendono conto del disastro. Vivono in un mondo in cui quasi si rinnega l’aspetto estetico, passa in secondo piano. E si sorprendono quando qualcuno dice loro che si vestono male, che possono migliorare il loro aspetto e mettere in risalto delle doti che hanno. La loro ingenuità nei confronti del problema di look mi sorprende. Noi nella trasmissione non vogliamo parlare spudoratamente di moda, vogliamo dare semplicemente dei consigli per migliorare. Non devono certo tutte diventare delle fashion victim e andare a comprare l’ultimo modello di chissà quale stilista o seguire pedissequamente i dettami del fashion system internazionale. Vogliamo semplicemente dire: quali sono le tue capacità? Quali sono i tuoi punti forti? Com’è la tua fisicità? Che tipo di carnagione hai? Lavoriamo su questo, cerchiamo di prenderci cura e adottare un look che sia in sintonia con lo stile di vita e la conformazione fisica, niente di più.

Alan Parsons Project - Eye In The Sky


sabato 27 novembre 2010

Tentazione Voyeur...!!!


Da sempre gli emblemi dei guardoni sono...


...buchi della serratura, tende che si scostano, trasparenze rivelatrici, fotografie private, telecamere nascoste... Lo sguardo verso l'altro, verso le situazioni curiose, verso atmosfere a luci rosse diventano nutrimento per l'immaginazione, fonte proibita da cui trarre ispirazione.


Così anche il design diventa "guardone" mettendo in scena i cliché e l'immaginario cardine del mondo voyeuristico!


...da oggi stampiamo delizie!!!


La Cricut Cake è pensata per la produzione di dolci e torte dall’aspetto professionale; è una stampante che, al posto della carta, utilizza materiali deliziosi come glassa, cioccolato, pasta per biscotti e persino caramelle gommose.
E’ possibile impostare forma e dimensione delle decorazioni; il funzionamento è semplice ed intuitivo, il risultato...una vera delizia!!!

domenica 7 novembre 2010

Enrique Iglesias - Hero


The One Hundred...il manuale di stile di Nina Garcia!!!



Quante volte, specie in occasione del cambio di stagione, nonostante un guardaroba straripante di capi e accessori pensiamo di non avere nulla di valido da indossare? La verità è che la celebre sindrome di Carrie Bradashaw ” un armadio pieno di vestiti e mai nulla da mettere” è più comune di quanto si possa pensare. E sapete perchè? Perchè spesso compriamo compulsivamente, senza riflettere se quel capo ci serve davvero, se sarà facile abbinarlo a ciò che abbiamo a casa e finiamo con l’avere l’armadio invaso di abiti inutili spesso frutto di capricci modaioli passeggeri. Bastano invece pochi accorgimenti e alcuni capi intramontabili per sentirsi una vera “donna di classe”. E’ quello che sostiene Nina Garcia, un’autorità in fatto di moda, nel suo libro “The One Hundred. Cento capi e accessori che una donna di classe deve possedere” (€ 20,00 edito da De Agostini). La fashion director di Elle Usa ha stilato un manuale che raggruppa in ordine alfabetico i must che non possono assolutamente mancare nell’armadio di una donna, al di là di mode passeggere e trend stagionali. Accanto ai pilastri dello stile classico tipo il trench, la camicia bianca o il tubino nero la Garcia inserisce anche i nuovi must: dai reggiseni push-up con tanto di lista delle griffe più à la page, alla lingerie Spanx, l’evoluzione fashion della guaina contenitiva che portavano le nostre nonne, passando per gli stivali da pioggia Hunter e i Ray-Ban Wayfarer.
Questi sono solo pochi esempi di ciò che si impara leggendo questo vademecum dello stile!


martedì 26 ottobre 2010

Il cofanetto della Diva del Burlesque!!!


Ecco un regalo davvero esclusivo per il prossimo Natale: una bottiglia di Cointreau racchiusa in un delizioso cofanetto in seta rosa, che contiene anche due bicchieri e uno shaker in tono.
Il “My Private Cointreau Coffret” porta la firma di DITA VON TEESE, ed è peraltro dotato di un cassettino chiuso con una piccola chiave d’oro.
…cosa nasconderà???


Cioccolatini a stiletto...



La pasticceria inglese Choc Chic unisce due passioni tipiche del genere femminile, il CIOCCOLATO e le SCARPE, realizzando in ottimo cioccolato belga le raffinate creazioni proposte nell’immagine.
I modelli, ELEGANTI e un po’ RETRO’, sono in cioccolato al latte, fondente e bianco, ovviamente decorati a mano.


ETiCheTTa SPiRiToSa...Ma VeRiTiErA!!!

Per tutti coloro a cui è capitato di essersi arresi di fronte a una macchia troppo difficile, e aver chiesto aiuto a colei che è sempre il punto di riferimento per queste (e molte altre) questioni: la MAMMA!
A chi di noi (per lo più studenti) non è mai capitato????


venerdì 24 settembre 2010

Poster pubblicitari Vintage per Facebook & Co.



L’agenzia pubblicitaria Moma di San Paolo, Brasile, ha realizzato questi divertenti manifesti pubblicitari in stile vintage per “promuovere” Facebook, Skype e YouTube. Bello anche il lettering rivisitato in chiave retrò.



giovedì 23 settembre 2010

Scissor Sisters - Fire With Fire

BlogFest 2010

Il ritrovo dei blogger e dei geek quest'anno è per il weekend del 24/26 settembre. L'appuntamento è sempre a Riva del Garda (e come ogni anno si spera che non piova!). Il format è quello ormai consolidato dei BarCamp, conversazioni informali a tema, in cui le persone sono invitate a partecipare in modo aperto e diretto con le proprie esperienze e le proprie opinioni.
Nella scrittura di un blog si dice che si nasconda anche una componente di narcisismo e voglia di competizione. Alla Blogfest hanno pensato anche a questo: sabato 25 sera verranno assegnati iMacchianera Blog Award, i premi che ogni anno vengono consegnati ai blogger più amati (e ai più odiati) della blogosfera.

lunedì 12 luglio 2010

Sono in vacanza...


Dopo un anno molto ma molto pesante, ma anche ricco di soddisfazioni, sono finalmente in vacanza. Queste sono più che meritate...ho trascorso un intero anno sui libri e adesso devo staccare la spina!!!
Sono tornata a casa dopo 4 mesi di esilio parmigiano e il mio tempo non posso non trascorrerlo con la mia famiglia, lontano da internet, dall'università e da ciò che di solito impegna le mie giornate.
Giunti in questo periodo siamo tutti stanchi, abbiamo bisogno di un po' di riposo e di una buona dose di ricarica per poi poter ricominciare. Per tanto non mi resta che augurare a tutti i lettori di questo blog... BUONE VACANZE!!!!!!!

mercoledì 7 luglio 2010

Considerazione post-esame!!!

Sono soddisfatta del mio blog e del mio esame,

spero ciò mi stimoli a continuare ad aggiornare questo spazio, rendendolo sempre più attivo, funzionale, espressivo e.........MIO!

Vasco Rossi - Stupendo (1993)

martedì 6 luglio 2010

Dai il meglio di te...sempre!!!



Dai il meglio di te...

Se fai il bene, ti attribuiranno
secondi fini egoistici
non importa, fa' il bene.
Se realizzi i tuoi obiettivi,
troverai falsi amici e veri nemici
non importa realizzali.
Il bene che fai verrà domani
dimenticato.
Non importa fa' il bene
L'onestà e la sincerità ti
rendono vulnerabile
non importa, sii franco
e onesto.
Dà al mondo il meglio di te, e ti
prenderanno a calci.
Non importa, dà il meglio di te


(Madre Teresa di Calcutta)

ps: è un principio da adottare sempre...nella vita!


lunedì 5 luglio 2010

I principi della notizia online...


La NOTIZIA ONLINE è costruita intorno a quattro concetti principali:

1) la capacità di sintesi;
2) la precisione del fatto;
3) la chiarezza espositiva;
4) la suggestione dell'approfondimento.

venerdì 2 luglio 2010

Ralph Lauren...mmmmmh!!!


La nuova collezione di profumi “Big Pony”, che rimanda anche alla linea di abbigliamento omonima di Ralph Lauren, si compone di quattro profumi caratterizzati da flaconi numerati che indicano quattro grandi passioni maschili:Sport, contenuto in una boccetta blu contrassegnata dal numero 1, quello simbolo della vittoria, in cui prevalgono il lime e il pompelmo. Seduzione, in un flacone rosso come la passione contrassegnato dal 2, due come gli attori protagonisti del gioco del corteggiamento, una fragranza golosa che mixa cioccolato fondente e musk. Flacone verde e numero 3 per il profumo dedicato all’ Avventura, un jus elettrizzante fatto di menta e zenzero, una fragranza che profuma di adrenalina e incita alle sensazioni estreme. E infineStile, rigorosamente unico e individuale, custodito in una boccetta arancione con il numero 4, caratterizzato da mandarino e kyarawood.

E poichè ogni uomo è, parafrasando Pirandello, uno, nessuno e centomila, scegliere un solo profumo sarebbe riduttivo. Ecco quindi il perchè di un classico declinato in quattro inedite versioni racchiuse in un cofanetto, da scegliere in base all’umore, all’ispirazione giornaliera o alla donna che si vuole conquistare.

Week-end...in rosa!!!


Questo week-end, sulla riviera romagnola, esattamente a Rimini, prenderà il via la
Notte Rosa 2010. Questo colore ultrafemminile che piace tanto a noi donne, sarà il simbolo di un evento e di una città per un intero week end, proponendo a Rimini e nelle cittadine del lungomare della Romagna, spettacoli e attrazioni sul tema generale la “Dolce Vita” di Fellini. Per un intero week-end ci saranno i fuochi d’artificio a festeggiare questo “capodanno estivo”
, per il quale sono previste circa 500 mila persone.
Durante le serate ci saranno concerti, spettacoli di cabaret, mostre, proiezioni di film e moltissimo ospiti, sempre restando nel tema della “Dolce Vita” che compie quest’anno 50 anni. Non vi resta che partire per la Riviera!

Spin Doctors - Two Princes

lunedì 28 giugno 2010

Youtube's birthday!!!

YouTube quest’anno compie 5 anni: eppure sembra molto di più, non è vero? Avere quasi la certezza di trovare ogni filmato nel momento esatto in cui lo stiamo cercando, con qualità audio e video quasi mai scadente, sembra un lusso che ci accompagna da una vita.

E invece sono passati solo cinque piccoli anni dal febbraio 2005, mese in cui la società fu fondata da Chad Hurley, Steve Chen e Jawed Karim. E dal 23 aprile 2005, giorno in cui fu caricato il primo video in assoluto su YouTube: si chiamava “Me at the zoo”, che è ancora visibile online, ha totalizzato finora quasi due milioni di visite.

Con un record di 2 miliardi di pagine viste al giorno, YouTube è diventato in pochissimo tempo il maggior sito mondiale dedicato ai video. Tanto che l’accesso è doppio rispetto all’audience delle tre maggiori reti televisive americane. Il sito festeggia con un canale apposito e autocelebrativo: “Five Year“, con un percorso a ritroso nelle tappe fondamentali di questi anni, sezioni video sul tema e interviste a personaggi famosi.

Acquistato nel 2006 da Google per 1,65 miliardi di dollari, il sito internet vanta oggi più di 400 milioni di video visti ogni giorno e 5 ore di video caricate ogni minuto. E oltre alle nuove generazioni che ci sono cresciute insieme, per esempio gli adolescenti di oggi che quando vogliono sentire una canzone sentita alla radio la cercano su YouTube, l’influenza sulla società è crescente e la sperimentazione è perenne.

Non sono mancati, in questi cinque anni, trasformazioni ed evoluzioni anche in altri rami della tecnologia nati dalla sua rivoluzione: basti pensare ai video virali, ai mille componenti aggiuntivi per i browser internet, alle applicazioni sugli altri social network o alle telecamerine con software incorporati che portano direttamente su YouTube.