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venerdì 3 dicembre 2010

Imparare a vestirsi con STILE!!!



La mini non ha la data di scadenza ma di allungamento sì. Consentiti i pupazzetti ma a piccole dosi. E nell’armadio non possono mancare un tubino nero, un tailleur e un paio di jeans. I consigli del consulente d'immagine Enzo Miccio.


Il buon gusto è la bacchetta magica di Enzo Miccio. Il consulente d'immagine protagonista della trasmissione "Ma come ti vesti?! " (Discovery Real Time,SKY canale 118) trasforma le brutte anatroccole in splendidi cigni. Nessuno stravolgimento, assicura, semplicemente: «Cerchiamo di adottare un look che sia in sintonia con lo stile di vita e la conformazione fisica della persona». Gli errori più frequenti? Rinnegare l’aspetto estetico senza valorizzare i propri punti di forza, oppure optare per scelte di abbigliamento anacronistiche . L’esempio lampante è la signora travestita da teenager.

Quando è necessario rivedere il look?

Il primo sostanziale mutamento dell’immagine avviene tra i 25 e i 30 anni, quando si entra nel mondo del lavoro. Spesso si dice che l’abito non fa il monaco ma in determinate situazioni, specialmente quelle lavorative, è il contrario, ed è necessario che la donna acquisisca una certa padronanza e sicurezza di sé, e questo avviene anche tramite il look. Si tratta senza dubbio il cambiamento più forte, ma nella vita non si smette mai di cambiare, è un continuo mutare. Il buon gusto non ti deve mai abbandonare: si deve rivedere la lunghezza degli abiti, le scollature, le braccia scoperte. Ci sono tanti piccoli accorgimenti che non finiscono mai. Non c’è una sola svolta.

Pupazzetti stile Hello Kitty: sì o no?
Bisogna farsene una ragione e accettare l’avanzamento dell’età, non si resta una teenager tutta la vita o si sfiora il ridicolo. Non mi riferisco al pupazzetto di Hello Kitty in particolare, che se portato sulla maglietta con disinvoltura durante un pomeriggio di shopping sta bene anche alla signora quarantenne. Se ridicolizziamo il tutto con la minigonna, i tacchi troppo alti o il denim troppo stretto per scimmiottare una ragazzina, quello è sicuramente uno stile fuori posto.

La minigonna ha una data di scadenza?
La mini non ha una data di scadenza ma una data di allungamento. Può essere divertente e spiritosa se portata con disinvoltura se si hanno però delle belle gambe, questo indipendentemente dall’età. Se ho belle gambe posso portare delle minigonne, se sono giovane “come l’acqua” come amo dire, posso azzardare una gonna molto corta, ma va portata con grazia, con eleganza, mai con volgarità. Una mini per quanto audace e sensuale se portata nel modo giusto non è volgare. La mini si allunga di centimetro in centimetro con l’avanzare dell’età, niente di più e niente di meno. È tanto più ridicola una donna in minigonna quanto più sono i suoi anni.

Cosa non può mancare nell’armadio di una donna?
Ci sono i cosiddetti must, che sono gli immancabili in un guardaroba. Direi il classicotubino nero, che è per eccellenza l’esempio di un capo longevo che riesce ogni volta a essere reinterpretato. Una brava stylist riesce a utilizzarlo nell’arco di tutta la giornata, rendendolo più sportivo al lavoro, un po’ più particolare per l’aperitivo con un accessorio glamour, e più elegante la sera con dei bei tacchi. Il tubino è il capo più poliedrico. A questo poi si aggiunge il tailleur pantalone a sigaretta stile Armani e un paio di jeans per il tempo libero.

Come scegliere il tailleur giusto?
L’immagine del tailleur è spesso legata alla signora, come se facesse immediatamente adulta. E invece ci sono tantissime combinazioni che possono essere portate con maggiore disinvoltura, ci sono giacche più avvitate e tagli più glam che lo rendono più casual, elegante o giovane e meno “antico”. Il tailleur non è solo classico ma anche streetwear, un capo da reinventarsi ogni volta.

Un consiglio sui must have della stagione?
Banalmente dico di calibrare bene il ritorno delle calze lavorate. Si vedono dappertutto queste calze ricamate, con gli swarovsky, con le trame più strane, ma bisogna saperle interpretare e portarle. Non è sufficiente che un capo sia di moda per poterlo portare tutte. Bisogna capire quanto si è in grado di indossarlo con disinvoltura: allora sì lo si può sfoggiare. Qualsiasi capo e accessorio diventa tanto più elegante quanto più disinvolta è la donna che lo indossa.

Cos’è l’eleganza per te?
L’eleganza non la si vede attraverso un abito. È una dote innata. Elegante è una movenza, un modo di parlare, un modo di muovere la mano. È elegante la donna che sa scendere dalla macchina in un certo modo. È una cosa intrinseca. Si può avere buon gusto ma non eleganza: sono due cose diverse.

Non s’impara a essere eleganti?
Ci si può lavorare tanto. Il buon gusto si può imparare: s’impara ad abbinare i colori, a scegliere gli accessori giusti, il trucco giusto. L’eleganza è più difficile, una donna la deve avere al naturale. Si possono dare tanti consigli ma sulle cose innate è difficile agire esternamente.

La cosa che più ti ha lasciato allibito nel corso del tuo programma?
La cosa che mi lascia ogni volta perplesso è vedere che queste ragazze neanche si rendono conto del disastro. Vivono in un mondo in cui quasi si rinnega l’aspetto estetico, passa in secondo piano. E si sorprendono quando qualcuno dice loro che si vestono male, che possono migliorare il loro aspetto e mettere in risalto delle doti che hanno. La loro ingenuità nei confronti del problema di look mi sorprende. Noi nella trasmissione non vogliamo parlare spudoratamente di moda, vogliamo dare semplicemente dei consigli per migliorare. Non devono certo tutte diventare delle fashion victim e andare a comprare l’ultimo modello di chissà quale stilista o seguire pedissequamente i dettami del fashion system internazionale. Vogliamo semplicemente dire: quali sono le tue capacità? Quali sono i tuoi punti forti? Com’è la tua fisicità? Che tipo di carnagione hai? Lavoriamo su questo, cerchiamo di prenderci cura e adottare un look che sia in sintonia con lo stile di vita e la conformazione fisica, niente di più.

2 commenti:

  1. Veramente carino il programma di Enzo e Carla! Ormai mi ci sono appassionata tantissimo!!

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  2. Concordo...piace molto anche a me!!!

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