Nell’analisi effettuata circa le differenze tra GIORNALISMO TRADIZIONALE e GIORNALISMO DIGITALE, emerge che il primo è condizionato positivamente dalla tecnologia, così come lo è, ad oggi, tutto il resto. Non esiste più impaginazione, invio di dati, distribuzione di un giornale senza l’ausilio della tecnologia digitale. Quest’ultima legata al mondo dell’editoria ha fatto passi da gigante, grazie alla digitalizzazione dell’informazione essa è presente dappertutto, abbreviando i tempi di fruizione.
Da tale evoluzione derivano molti vantaggi ma è bene considerare anche qualche RISCHIO. In rete ci si può imbattere nell’affollamento di notizie, TROPPE NOTIZIE REPLICATE, tra le quali è difficile trovare quelle più utili o autentiche. Altro probabile rischio è quello di ritrovarsi a leggere le cosiddette “BUFALE”, in tal caso diventa il lettore colui il quale deve svolgere un’abile e accurata selezione di notizie, deve affinare le proprie ricerche ed essere il vero controllore del web. L’utente attraverso la rete diviene il produttore di notizie, essendo lui colui che seleziona una frase, un discorso, un’immagine, un gesto, creando un percorso personalizzato e coerente. In teoria la rete non ammette bufale, ma essa ha portato una così veloce trasmissione di notizie, senza che vi sia la mediazione alcuna di chi deve verificarle.
Il tema della QUALITA’ nella ricerca delle informazioni, si intreccia al tema della VELOCITA’ della fruizione. L’odore dell’inchiostro di un giornale, il piacere di possederlo e di sfogliarlo, la possibilità di fotocopiarlo, costituiscono valore aggiunto non qualificabile ed emozionale che va considerato se si parla di carta stampata.
Chi si occupa di giornalismo online arriva direttamente all’utente senza alcuna mediazione, tutti attraverso l’utilizzo di forum e blog possono immediatamente pubblicare commenti dopo aver letto la notizia, contrariamente a quanto accade per il giornale cartaceo.
Grazie alla rete ognuno può allo stesso tempo pubblicare notizie relative ad una questione, noi possiamo farlo sul nostro blog, un giornalista su una testata.
Se risulta difficile utilizzare la rete come utente, lo è ancor più nel momento in cui su di essa si scrive. Per far ciò è necessario dotarsi di capacità di SINTESI, possibile solo avendo grande conoscenza circa il tema da trattare.
Scrivere in rete diventa un gioco di velocità, la tempestività prende il sopravvento perdendo di vista la qualità di ciò che si sta scrivendo, per logica di mercato e di concorrenza l’unica priorità è la velocità di pubblicazione. Il fattore TEMPO obbliga gli utenti in rete a non essere creativi, da ciò non può che derivarne l’appiattimento. Più serio di tale fattore è da ritenersi l’ASETTICITA’, ovvero un semplice copia-incolla privo di commenti purché pubblicato prima delle altre agenzie di stampa; di sintetico in tale giornalismo vi è solo l’eccesso.
giovedì 29 aprile 2010
Lezione n.2 del 23/04/2010
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Comunicazione,
Giornalismo
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